"E' un mezzo per giocare alla vita, diventarne il regista e conoscerne la fine. E' un modo di vedersi nello spazio da diversi punti di vista e sapere cosa si aspetta da noi l'altro, lo spettatore. E' essere ricettivi, avere delle strategie... coscienti che il minimo gesto è pronto a esplodere e contiene tante possibili interpretazioni quanti sono gli spettatori. E' cambiare ruolo, truccarsi, trasformarsi senza sosta. E' non giudicare, non attendere, non sperare, essere nell'intensità dell'azione e del personaggio anche se ha torto. E' giocare la vita, interpretarla, perché la sola certezza è la morte."
- Jérôme Bel